The old oak - Review

The old oak, La vecchia quercia è un albero robusto che tiene botta nonostante i venti sfavorevoli. La vecchia quercia è un pub storico nato come ritrovo da dopolavoro per i minatori in una cittadina inglese, la vecchia quercia è il suo proprietario TJ Ballantyne che non si abbatte perché ha visto l'inferno e dall'inferno è ritornato, risalendo in superficie.

La vecchia quercia diventa un luogo di frontiera con l'arrivo di rifugiati siriani. E come in tutte le frontiere, lo straniero fa paura ma come in tutte le frontiere, la conoscenza, la convivenza e la condivisione sono la soluzione e salvano. La povertà e la necessità, infatti, non conoscono coordinate geografiche e se ci si salva lo si fa insieme, indigeni e ospiti. Perché "quando tutto il mondo non muove un dito è lì che il regime vive e uccide la speranza". La via d'uscita non è mai un muro ma sempre un ponte in costruzione da due sponde opposte per incontrarsi a metà strada e proseguire tracciandone una nuova.

Il grande talento intellettuale e registico di Ken Loach si conferma ancora una volta nella capacità indiscussa di raccontare le grandi storie partendo dalle piccole, con la coerenza e la pertinenza di un atto rivoluzionario che per sua natura parte dal basso, dal quotidiano, dalla provincia, dai confini estremi. Lì dove le cose accadono, sono e cambiano.

_{Published with PeakVault}